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Boy’s Love nel nostro Paese

Yaoi e shounen-ai (tradotto in inglese Boy’s Love – BL)  sono i termini che nella cultura giapponese indicano storie dedicate alle relazioni sentimentali fra uomini, con contenuti più (yaoi) o meno (shounen-ai) espliciti. Ideate principalmente per un pubblico femminile, i manga e le novel (= romanzi illustrati) yaoi sono spesso di autrici donne – anche se non mancano le eccezioni.

I primi manga shounen-ai videro la luce fra gli anni ’70 e ’80; si trattava di storie dalle trame cupe e tormentate, pubblicate, in mancanza di uno spazio dedicato, su riviste shoujo. Il primo shounen-ai in assoluto è considerato Kaze to ki no uta, di Keiko Takemiya (Il poema del vento e degli alberi), che risale al 1977. Lo yaoi per come lo conosciamo oggi è nato grazie alle opere amatoriali delle fan (le doujinshi) che si divertivano a inventare scenette, spesso a sfondo sessuale, coi personaggi delle loro serie preferite. Da questo deriva il nome; yaoi infatti è l’acronimo di “YAmanashi, Ochinashi, Iminashi” che in giapponese significa “senza climax, senza trama, senza significato”. Dalla fine degli anni ’80, l’editoria ufficiale si rende conto del potenziale mercato e comincia a creare numerose riviste dedicate esclusivamente allo yaoi, da cui derivano le pubblicazioni odierne.

In Italia
Dopo qualche pubblicazione sporadica durante gli anni ’90 (New York New York, Boy’s Next Door, Zetsuai), gli yaoi arrivano ufficialmente in Italia all’inizio del nuovo millennio, grazie alle pubblicazioni della Kappa Edizioni, che per prime sdoganano il genere. Attualmente si occupano regolarmente di yaoi le CE Magic Press Edizioni, FlashBook Edizioni, Ronin Manga e Renbooks; altre, come la Panini Comics non disdegnano le pubblicazioni occasionali.